Profili: Matt Warshaw, Mr. Encyclopedia
Nato e cresciuto nella California del sud, Matt Warshaw è un "prodotto" da spiaggia: ha iniziato a gareggiare prestissimo ed ha preso parte a numerosi campionati, arrivando al 45esimo posto nella graduatoria mondiale del 1982. Successivamente è divenuto redattore di Surfer magazine nel 1990. Dopo aver conseguito la laurea in Storia all'Università di Berkeley, si è spostato a San Francisco dove ha ricominciato a scrivere sia per magazine di surf che per quotidiani e altre riviste in genere.
Tra i suoi scritti troviamo Maverick’s: The Story of Big-Wave Surfing, Above the Roar: 50 Surfer Interviews, e Surfriders: In Search of the Perfect Wave. Dotato di una forte personalità e di una scrittura spumeggiante ha saputo catturare l'attenzione sia dei lettori che della critica letteraria. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Matt, su quella che è stata, ed è, la strada percorsa nel suo originale cammino di scrittore e surfista.
SF: Parliamo di Encyclopedia of Sufing. Alla lettera "W" non c'è scritto il tuo nome! Eppure hai dato un contributo straordinario alla definizione organica della Storia del Surf.
Matt: Certamente sembrerebbe strano mettere il proprio nome in un libro di questo tipo, mentro lo si scrive... E' anche vero che posso aver contribuito in qualche modo a questo sport e forse in maniera ancora più significativa ad una specie di cambio di mentalità nello scrivere di surf e della sua storia. In ogni caso ho pensato di inserire il mio nome in fonfo in fondo al libro, ma proprio in fondo!
SF: Che mi dici del surf competitivo e del fatto che ad esempio non si riesca ad organizzare un circuito di Longboard, a livello mondiale, anche per difficoltà di trovare sponsors?
Matt: Ero un grande sportivo quando ero più giovane, competitivo, amante dell'agonismo, ed entusiasta di ciò. Tuttavia più divento vecchio (...non sei poi così vecchio!!!) maggiormente non sono interessato alle gare ed ancor meno ritengo importanti le associazioni. Per carità non bollarmi come Anti-contest, ma non cerdo che lo sport in se soffra molto se non ci sono molti contest o migliori organizzazioni. La maggior parte dei surfisti vuole solo andare in mare, avendo poco o nessun interesse nella competizione o nel sefuire un circuito, di nessuna importanza se sia di shortboard o di longboard. Il surfing in se stesso non deve sottostare a nessun segna-punti o giudizio di giuria. E' uno sport, ma è uno sport differente, e non è una cattiva cosa, a mio giudizio, sottolineare questa differenza! Per questo spero ch eil surf non diventi mai uno sport olimpico. Lo ritengo migliore senza troppa competizione e molta organizzazione.
SF: Cosa ti spinge nella tua ricerca storica?
Matt: Mi piace congiungere due punti; mi piace vedere come qualche cosa che è avvenuto un centinaio di anni fa sia in relazione con ciò che accade oggi. Seguire l'evoluzione di una cosa in particolare, ad esempio il surf femminile, dai tempi antichi fino Cherlea Georgeson ( ). Ho surfato per 38 anni e le cose che riguardano il surf, tutti i suoi aspetti, mi affascinano ancora. Non soltanto le parti eccitanti o leggendarie o bellissime, ma anch ele piccole cose, quelle divertenti o tristi, quelle stupidissime. Tutto!
SF: In pratica mi sembra che tu ti sia "creato"un lavoro...
Matt: Effettivamente penso di sì. Io mi vedo come uno scrittore che scrive di surf, ma le altre persone, quelli intorno a me mi credono uno storico del surf. Forse lo sono. E tutte e due le versioni mi piacciono. Il lavoro non paga certamente molto, ma mi piace tantissimo, e soprattutto posso permettermi di gestire il mio tempo e lavorare come voglio e ancora andare a surfare quando mi pare. Sì, nel complesso credo di essermi inventato proprio un bel lavoretto...
SF: Dicci cosa ti guida nella tua ricerca e anche qualche cosa riguardo ai tuoi futuri lavori.
Matt: Tendo a star lontano dal futuro, è una cosa diversa. Credo che il passato sia molto più interessante, soprattutto quando ti parla di una cosa che accade proprio adesso. Conoscere il passato ti aiuta a capire meglio il presente. Al momento sto lavorando ad un progetto di una grande storia del surf, di circa 500 pagine che uscirà nel 2009 oltre naturalmente a varie cose che riguardano il surfare oggi. Al di là di quello su cui lavoro però, nella mia personale esperienza, non penso di per se al passato e soprattutto non lo romanticizzo. Le cose non erano migliori di come lo sono oggi, soltanto differenti. Io uso tavole moderne e credo che l'intera storia delle cose retrò sia un pò senza senso; ma è la mia opinione.
SF: Il Los Angeles Times ha messo la tua Encyclopedia al livello di Endless Summer, nella storia della cultura surfistica.
Matt: Non ho capito bene cosa intendesse il Los Angeles Times, con quel paragone con Endless Summer. Sono comunque onorato di questo avvicinamento visto che quel film è un classico.
SF: Hai scritto di film, quando vedremo una tua sceneggiatura sul grande schermo?
Matt: Film?!? No grazie. A parte tutto mi piacciono e mi piace scriverne ma non scriverli. fatico abbastanza a mantenermi fedele alla realtà, figuriamoci se posso scrivere un film. In realtà sto ancora cercando di imparare a scrivere cose "serie"!