Icona oltre il limite: Greg "Da Bull" Noll

 "Da Bull" è nato a San diego nel 1937, per iniziare poi a surfare a Manhattan Beach dove si era trasferito con la madre nel 1943.

La sua vita è quella di un grande trascinatore, un vero e proprio personaggio che ha fatto salire il surf alle più alte vette (...e non solo in senso metaforico!). La sua figura è tutt'oggi imponente, le grandi mani per battere pacche sulle spalle dei più giovani, il gigantesco sorriso sempre ad esprimere la gioia di vivere, il suo cuore ad la volontà e il coraggio. Il Manhattan Beach Club fu la sua prima vera casa: era un club di ragazzi scanzonati e con la voglia di divertirsi e Greg era solo un adolescente, ben più giovane degli altri, intenzionato a surfare le onde del sud della California.Nel 1948 di fatto il club era composto da una ventina di membri per la maggior parte guardaspiaggia, inclusi Dale Velzy, Bill e Bob Mistrell (futuri fondatori di Body Glove) nonchè i minorenni Bing Copeland e Gregg Noll. Surfarono le ultime tavole in balza, mentre Bob Simmons faceva già i primi esperimenti con materiali diversi.pipeline 57

La vera epopea di Noll è datata dalla fine degli anni cinqanta fino ai primi sessanta: in questo periodo, agli albori del boom surfistico, fu uno dei primi là dove non proprio il primissimo a sfidare le onde più grosse fino ad allora mai affrontate. Negli anni cinquanta la North Shore Hawaiiana era un vero e proprio mito, molto "easy", con centinaia di spot e la vita ad un costo veramente basso: molti furono quelli che vi si trasferirono, anche alla ricerca di grando onde, in special modo durante l'inverno.

La prima sfida: Waimea Bay. L'unico che l'aveva surfata fino al 1957 era stato Dickie Cross ed il suo corpo non fu mai ritrovato. Tutti i migliori surfisti sulla costa, esperti big-wave riders, non esitava a definire Waimea al di là di ogni possibilità: Cole, Curren, Stange, Buzzy Trent e Downing non avevano osato sfidarla. Proprio un mattino del novembre del 1957, Greg Noll si avviò alla spiaggia con la tavola sotto braccio presa dal tetto della macchina e disse:"chi di voi mi segue? io vado." Da BullFu così che solo Mike Stange entrò con lui in acqua, poi anche gli latri seguirono e lo stesso Noll disse poi:"E' stato semplice, siamo entrati. L'oceano non ci ha inghiottito ed il mondo ha continuato a girare".

Nel 1964 fu la volta di Pipeline, nome affibbiatogli da Bruce Browne, noto filmografo della prima era surfistica. Era un'onda potente, difficile e ovviamente tubante: praticamente micidiale. Il primo a surfare Pipeline è stato Phil Edwards nel dicembre del 1961, ma nei giorni veramente grossi, circa un miglio al largo, rompe un'onda enorme: Outer Pipeline.

L'enorme risacca impegnò Greg Noll per oltre un'ora nel tentativo di raggiungere la risacca, quel giorno dell'inverno del 1964. Come racconta Greg, di quel giorno:"Un'onda arrivò ma eravamo troppo lontani, poi un'altra ruppe a quasi un quarto di miglio da noi, poi aspettammo altre due ore prima di un nuovo set. L'onda che presi, circa 25 piedi, una sinistra che surfai in backside, invece di diminuire mano a mano ch ela percorreva, cresceva sopra di me. Crebbe ancora per il mezzo miglio che surfai. Andai così veloce che volai letteralmente dalla tavola, e finii sotto e pensai di affogare". Browne, che era là, filmò la corsa che apparve nel film "locked in" ed è stata usata in molti altri film. Lo stesso Browne dice:"A quei tempi vivevo in una casetta proprio davanti a pipeline. Quando vidi Greg e Mike superare la risacca, mi preparai a riprendere. Come al solito Greg aspettava la più grossa del set... e la prese. Fu una cosa mai vista, la corsa più eccitante di sempre. E l'onda era così potente che spazzò Greg dala sua tavola".
1964
Queste onde hanno fatto la leggenda di Greg Noll. Leggenda vivente. Smise di surfare dopo la moret del padre, quando era ancora giovane. Per decenni fu il simbolo della sfida dell'uomo alla natura dell'oceano. Oggi ha settantadue anni.



Le tavole da lui costruite sono repliche di quei gloriosi anni ed anche precedenti, ad esempio di Duke Kahanamoku. Per Saperne di più è possibile visitare alcuni siti:




[Testo: Marco Mazzini / SingleFin]

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